Se si osservano attentamente alcuni bambini se ne possono trovare forti, lottatori , “arietini” che vincono gli ostacoli del mondo e se trovano altri deboli, passivi, che soccombono al mondo.
Questi bambini, se non trattati, sono i prototipi degli adulti che diventeranno.
Non é detto che i forti siano propriamente sani, spesso seguendo ciò che desiderano sconfinano in quello, che oggi viene definito propriamente, o no, “bullismo” – su cui non ci si intende soffermare ora.
Ció che interessa é dare un consiglio disinteressato, alle madri e a chi tratta questi “umani cosi’ poco felici”.
Il consiglio, da ascoltare attentamente, ha sicuramente più di cento anni, e lo ritroviamo nelle parole di una Donna fuori dall’ordinario:
“Quale consiglio possiamo dare alle madri? Di fornire ai loro bambini lavori e occupazioni interessanti, di non aiutarli senza necessità e di non interromperli quando essi hanno iniziato un lavoro intelligente. Dolcezza, severità, medicine non aiutano: i bimbi soffrono di fame mentale. Se uno ha fame di cibo, non lo chiamiamo stupido né lo picchiamo, né facciamo appello al sentimento: non servirebbe a nulla, egli ha bisogno di mangiare. Anche in questo caso, né durezza, né dolcezza risolveranno il problema. L’uomo é una creatura intellettuale, e ha bisogno di cibo mentale quasi più che di pane. A differenza degli animali, egli deve costruirsi il suo comportamento. Se il bambino viene avviato su una strada che gli permetterà di costruire la sua condotta e la sua vita, tutto andrà bene: spariranno i malesseri, spariranno gli incubi, la digestione diventerá normale e sparirá la ghiottoneria. Egli diventerà normale perché la sua psiche sarà normale. Questo non é un problema di educazione morale, ma di sviluppo del carattere. La mancanza di carattere, i difetti del carattere spariscono senza bisogno di prediche o di esempi da parte dell’adulto. Né minacce, né lusinghe saranno necessarie, ma solo condizioni normali di vita.”
Maria Montessori
Solo cosí avremo uomini piú coraggiosi, donne più rispettate e una societá meno frustrata e meno invidiosa.
D.S.