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Aprile 2017

Mind

La Rinascita: per uscire dal vuoto e rientrare nella nuova realtà devi sognare

Aprile 4, 2017

Anima antica, ti è stato detto che la
nuova energia è arrivata, che la nuova dimensione è ora disponibile, che la porta è spalancata per te, se lo vuoi.

Eppure sei ancora immobile.

 

Ancora non ti muovi dalla vecchia dimensione, ancora resti legata ad un passato che non esiste più ed osservi l’illusione di un futuro che sembra vuoto, deserto, il nulla.

E lo è.

Sai perché, anima antica?

Perché quel “futuro” verso il quale andare incontro, devi dipingerlo tu.

Devi colorarlo dei tuoi colori, dei tuoi disegni di gioia, delle tue preferenze, di tutto ciò che fa vibrare il tuo cuore.

Nessun altro, nessuno può farlo per te, per questo resti ancora immobile.

La libertà di vivere la vita che desideri è finalmente arrivata, e ancora non capisci che cosa questa libertà significhi.

E’ la libertà di creare finalmente dentro di te la realtà che sogni di vivere, una realtà non più condizionata dal passato, dai programmi dolorosi, dai limiti con cui sei cresciuta.

Come si crea la realtà? Sembri non ricordarlo più.

Sei un essere vibrazionale, un essere magnetico. Attraverso le vibrazioni delle tue emozioni, delle tue immagini interiori, emetti delle frequenze che ti sintonizzano con determinate esperienze, persone, pensieri, emozioni.Solo ed esclusivamente con esperienze, persone, pensieri ed emozioni che rispecchiano al 100% ciò che emani.

Lo sai.

Per tutte le tue vite il passato ti ha condizionata, il fardello delle tue tante esperienze terrene e le memorie dei tuoi avi che ti trascinavi addosso, nel tuo campo energetico, hanno sempre creato realtà pesanti, come quel fardello. Realtà castranti, soffocanti, limitanti.

Non poteva essere diversamente.

E in questi anni di purificazione, tutte queste antiche memorie sono riemerse con forza, tutte insieme, travolgendoti, devastandoti addirittura, per la necessità che la tua anima aveva di comprenderle, cioè prenderle veramente dentro di sé, farle sue, integrarle per poi perdonarle e lasciarle andare.

Ma mentre questo avveniva hai dovuto rivivere tutti i tuoi rintocchi dolorosi, tutto ciò che credevi di aver già risolto, tutto ciò che con tanta fatica avevi già lasciato alle spalle. O almeno così avevi creduto.

Adesso questo processo di risoluzione del passato è quasi terminato.

Tutto lo spazio che era occupato da quelle memorie adesso è vuoto, per questo nulla si muove, nulla viene creato.

A riempire questo spazio vuoto ora devi essere tu!

Tu anima antica devi dire adesso all’energia quantica che cosa proiettare all’esterno, che cosa creare, perché il copione è bianco. Il copione della tua nuova vita è tutto da scrivere, da creare.

Per questo ora più che mai è fondamentale che inizi a sognare!

Se non crei dentro di te,

se non metti nella tua tela adesso vuota dei nuovi disegni,

se non carichi il proiettore che tu sei con nuovi scenari,

non ti muoverai mai da dove sei.

Lo comprendi?

Comprendi quale possibilità, quale potere, quale libertà hai in questo momento?

Ma bada, anima antica, che così come nel creare nuovi scenari questi saranno la tua nuova realtà, allo stesso modo se continuerai a ripensare al passato, quello sarà la tua “nuova” realtà, ma ancora più vuota perché non esiste più se non nella tua memoria.

E’ ora di smetterla veramente di ripensare a ciò che è andato male, a ciò che dovevi essere e non sei, a ciò che volevi avere e non hai, a ciò che ti hanno fatto, ai torti, alle ingiustizie, agli abbandoni oppure a quello che avevi e hai perduto.

Basta.

Non farti più del male, non costringere più l’universo a riproiettare quel vecchio doloroso film per te.

Non sai cosa ami?

Nulla ti da gioia, ti appassiona, ti fa vibrare?

Non riesci ad immaginare nessuno scenario?

Non ha importanza, non devi creare castelli e reami.

Devi semplicemente cambiare la tua vibrazione, sintonizzarla sulla gioia, sull’appagamento, accordarla alla frequenza del tuo Sé divino.
Se vuoi entrare nella nuova dimensione, nella nuova vibrazione tanto più elevata rispetto a quella di terza dimensione:

Devi sintonizzarti con la nuova elevata vibrazione.
Devi ESSERE la nuova elevata vibrazione.

Ed è più semplice di quello che credi, per questo ti sfugge ogni volta.

Devi ripartire dalle piccole cose.

I mattoni della tua nuova casa interiore, del tuo nuovo mondo, sono piccoli sai. Nessun castello nasce dal grande.

Riempi la tua vista interiore, il tuo schermo interiore, di tutte le tue preferenze.

Per tutto il giorno:

Pensa ai cibi che ami.

Pensa ai luoghi che ami.

Pensa agli animali che ami.

Pensa ai film che ami.

Pensa alle attività che ami.

Pensa alle persone che ami.

Pensa ai ricordi felici.

Pensa alle piccole cose che ami fare.

Inizia da uno. Da un pensiero.

Focalizzati, sintonizzati su quello.

Cercane un altro. Arriverà.

Focalizzati anche su quello.

E vai avanti.

Capisci cosa stai facendo?

Fino a questo momento eri accordata ancora su vibrazioni di dolore, di perdita, di vuoto.

E questo stavi attirando, questo stavi sperimentando.

Ma da adesso, cercando e creando in te nuovi pensieri collegati alle tue preferenze, stai finalmente accordando le tue vibrazioni alla soddisfazione, al piacere, alla gioia.

Stai colorando la tua nuova realtà, creando una nuova vita piena di cose che ti piacciono.

E’ irrilevante se non sai dove stai andando, forse non lo saprai mai, l’importante è che ogni passo che fai sia sintonizzato con ciò che ami, con frequenze leggere, giocose, gioiose.

Questo è quello che devi fare ora.

Questo è tutto ciò che devi fare.

Per uscire dal vuoto ed entrare nella tua nuova realtà, devi costruirla dentro di te!

Come fai a sapere se è veramente ciò che la tua anima desidera e non ciò che vuole il tuo ego, la tua mente?

Qualunque pensiero, immagine, esperienza, persona, luogo, emozione, che ti crea gioia ed entusiasmo, è SICURAMENTE in accordo con la tua anima.

Tutto il resto lo puoi scartare.

E’ veramente semplice anima antica:

IL TUO UNICO COMPITO 

E’ QUELLO DI REALIZZARE LA GIOIA.

 

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Fonte

Mind Spiritual

Il miracoloso aiuto della pazienza

Aprile 4, 2017

Oggi vorrei parlare di pazienza, quello stato d’animo di chi, di fronte ad un evento doloroso o spiacevole, reagisce in modo neutro, modalità di reazione neutra. Ciò non significa che la non reazione sia una manifestazione di non sofferenza, tanto che la parola pazienza ha origine dal latino “patire” (cfr. il greco pathein e pathos, dolore corporale e spirituale).
La pazienza è la qualità e l’atteggiamento di chi è in grado di accettare i contrattempi, le avversità, le difficoltà e il dolore con animo tranquillo. Animo tranquillo, che significa che sa placare l’animo di fronte al dolore.
Qualità che ogni essere ha necessità di far emergere da dentro di sé per poter vivere al meglio, così come dice un proverbio turco “la pazienza è la chiave del paradiso”.
Chiaramente qualcuno ha detto che occorre proprio tanta pazienza per impararla.
Il fantastico Tommaso Moro si raccomanda di avere la forza di cambiare le cose che può cambiare, di avere la pazienza di accettare le cose che non può cambiare, ma soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere.
Resta fermo, pertanto, a parere dei più che una delle doti più importanti assieme alla fiducia in sé ed alla perseveranza sia proprio la pazienza. Poniamo per assurdo che nessun essere umano o vivente in generale abbia la pazienza e tutto accadesse all’istante stesso, dunque, all’istante stesso della creazione, cosa non ci sarebbe più? Il tempo ! E se non ci fosse più il tempo? Non ci saremmo più noi e nulla sarebbe. Dunque per far si che ci sia vita ci deve essere il tempo, che esiste se l’universo e le sue manifestazioni gli conferiscono la pazienza.
Il Buddha ha detto che la pazienza è la più grande delle preghiere. Perché? in che senso? Se non faccio nulla e non reagisco prego? Ebbene si. Personalmente ritengo che la preghiera sia una manifestazione di fede in qualcosa che so già che poi sarà. Quindi se mi affido alla manifestazione ed al tempo esplico il principio della pazienza. Mica male direi!
La pazienza ​tuttavia, a dispetto della propria etimologia, può essere anche​ intesa come​ l’attesa di un momento​,​ che poi sarà già di per s​è​ piacevole​, di gioia​ e di soddisfazione​. Penso ad una madre incinta che​,​ per ben nove mesi​,​ aspetta con gioia ​ e talvolta dolori ​di vedere e di portare alla luce ciò che ​si può definire una manifestazione di se stessa. Allo stesso modo la pazienza sul lavoro o studio, pazienza che​,​ legata alla determinazione​,​ grazie a ragionamenti logico deduttivi​,​ porta il soggetto ad attendere in pace l’esito e la realizzazione del proprio fine; così come una coppia di innamorati con pazienza spesso si devono sopportare e la stessa attesa il più delle volte porta i suoi frutti​ di amore cosciente.​
Questa dote​,​ pertanto​,​ ​fa miracoli​, ​risolve e sormonta mari e monti​,​ che altrimenti non ​spesso potrebbero venir distrutti dalla smania del “tutto e subito ora”. Ma come si può fare a tener​e alta dentro di noi ​ tale qualità ​e far si ​che non ​ci si perda in un mare di istinti sconfinato e retto da bisogni​,​ che spesso non coincidono con i nostri veri obiettivi. Intanto ​si consiglia di respirare, inspirare ed espirare e poi chiedersi cosa può avvenire di ​tanto gioioso e buono per sé a seguito dell’attesa. Spesso è proprio questo il segreto, la certezza che saremo premiati​, dopo tanto dolore,​ da noi stessi per la forza e costanza nel non cedere alla reazione incondizionata del nostro inconscio. Qui direi che il conscio debba prevalere su di noi aiutato dalla connessione divina di ognuno di noi con il cosmo che ci fa già sapere cosa è buono e giusto per noi.

Donnasapiens